Pietro Arese ottavo ai Mondiali indoori sui 1500

21 Marzo 2022

Il 22enne piemontese, dopo aver stupito e convinto nella batterie di sabato siglando un prestigioso 3:37.31, a due soli centesimi dal record italiano, in finale si conferma ai vertici internazionali conquistando l'ottavo posto.
Nel pomeriggio finale, a mettersi in evidenza è il 22enne mezzofondista Pietro Arese che firma un prestigioso ottavo posto nei 1500 metri con il tempo di 3:37.60, di nuovo vicino al primato italiano (Meslek 3:37.29) dopo aver corso ieri in batteria in 3:37.31.

“Col mio coach Silvano Danzi ci siamo dati una parola d’ordine: curiosità. Quella di scoprire quanta distanza ci fosse tra me e il top mondiale. Ho corso un tempo praticamente identico a ieri, sono andato di nuovo vicino al record italiano e continuando così lo raggiungerò presto. Con il DT La Torre invece ci eravamo detti che era importante restare tra i primi otto per il punteggio di squadra. E ce l’ho fatta. Alla prima esperienza mondiale torno a casa con un buon bagaglio di esperienza”. Pietro Arese può essere soddisfatto, eccome. Anche in finale, il 22enne piemontese rimane focalizzato sui propri obiettivi, presente a se stesso, senza strafare nella prima parte di gara. Quando il gruppo si spezza in due, poco dopo i mille metri, l’azzurro si fa avanti e progressivamente si porta al comando del secondo drappello. Con un ultimo giro da 27.52 agguanta l’ottava piazza (3:37.60) a meno di tre decimi dal crono di ieri (3:37.31).

VIDEO INTERVISTA A PIETRO ARESE DOPO LA FINALE


IL RACCONTO DELLA BATTERIA.
Dal pianto alla gioia. Dalla delusione degli Assoluti indoor, affrontati con un carico emotivo personale che non permetteva di esprimersi al meglio, alla determinazione con cui Pietro Arese sbarca in finale nei 1500 metri, peraltro con il secondo tempo del riepilogo complessivo, anche come conseguenza di altre batterie più tattiche (il norvegese Jakob Ingebrigtsen si limita a 3:38.42). Intelligenza in pista, lucidità e tanta determinazione conducono il 22enne torinese allenato a Varese da Silvano Danzi all’atto conclusivo dei 1500 metri, con oltre mezzo secondo di miglioramento rispetto al 3:37.86 di Metz: il 3:37.31 di oggi è frutto di una lettura tattica impeccabile, più accorta nella prima fase, in coda al gruppo, e scatenata negli ultimi due giri, quando si porta sulla scia di Samuel Tefera, non esattamente un mezzofondista qualunque, ma l’oro mondiale in carica e l’ex primatista del mondo, oggi al traguardo in 3:37.05.
“TESTA E CALMA, IN FINALE PER STARE SUL PEZZO” - “Starò sul pezzo - promette Pietro Arese - L’obiettivo è restare con i top mondiali il più possibile, ripetendo la gara di oggi, con testa, con calma. Ora bisogna focalizzarsi sulla finale senza perdere energie emotive e fisiche. Oggi sono entrato in pista senza paura, sapevo che di fenomeni veri c’era soltanto Tefera, mentre tutti gli altri della mia batteria erano battibili. Ho provato a lanciare la volata e chiaramente non sono riuscito a passare l’etiope ma contava restare tra i primi due per avere la ‘Q’ maiuscola”.

(da fidal.it)


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