Mondo: indoor USA, Hoey 600-record

08 Dicembre 2025

Il campione del mondo di Nanchino toglie quasi un secondo al limite dei 600 metri al coperto. Gare outdoor da Perù e Giappone. Cross in Kenya e Stati Uniti. Le corse su strada del fine settimana internazionale.
di Marco Buccellato

Inizio spettacolare dell'attività invernale al coperto negli Stati Uniti. In grande evidenza l'impresa del campione del mondo degli 800 metri indoor a Nanchino 2025 Josh Hoey, che nel Sharon Colyear-Danville Season Opener disputato sabato nell'impianto della Boston University ha centrato l'obiettivo annunciato di migliorare il limite al coperto dei 600 metri detenuto da Donavan Brazier (1:13.77 a Staten Island nel 2019). Hoey, quarto ai Trials di Eugene della scorsa estate e non qualificato per i Campionati del Mondo di Tokyo, è riuscito nell'impresa di essere il primo atleta a correre la distanza in meno di 1:13 al coperto, togliendo ben 97 centesimi al limite di Brazier, chiudendo in 1:12.84, peraltro a soli tre centesimi dalla miglior prestazione outdoor che porta ancora il nome di Johnny Gray (1:12.81 a Santa Monica nel 1986). Eccellente inizio anche per la non ancora 20enne Jane Hedengren, che nei 5000 metri ha migliorato il primato universitario in 14:44.79, seconda prestazione indoor USA di sempre e record americano U20. Veloci anche i 5000 uomini vinti dall'eritreo fresco campione NCAA di cross Habtom Samuel in 13:05.21 con arrivo serrato a tre (stesso tempo per Marco Langon, a 36 centesimi Gary Martin). 

ALTRO INDOOR. Tra i risultati della prima ondata di gare negli USA, il 5,90 nell'asta maschile di Zach Bradford a Notre Dame (a un centimetro dal personale), ma anche il miglioramento del 20enne Maddox Hamm, 5,70 a Lynchburg, stessa misura superata dal vice-campione NCAA Ashton Barkdull a Pittsburg. Nelle altre specialità, quarta prestazione di sempre del campione universitario Daniel Reynold nel peso con maniglia (25,59 a Laramie). Un'altra campionessa NCAA, la versatile JaMeesia Ford, ha esordito a Clemson correndo i 300 metri in 36.25, seconda prestazione in carriera su pista al coperto, bttendo do soli due centesimi Zaya Akins. Dall'Europa, il clamoroso progresso del 25enne semisconosciuto sprinter britannico Jody Smith (personali da 6.74, 10.40, 21.73) che nel Loughborough Indoor Open ha polverizzato il personale dei 60 metri in batteria (6.52) e vinto la finale in 6.58.

OUTDOOR, GIAPPONE E PERÙ. A Osaka ottimo 10.000 metri della 21enne keniana Caroline Kariba, che in 30:43.42 si fa largo tra le migliori 15 performer del 2025, migliorandosi di circa venti secondi. Nei 20esimi Bolivarian Games a Lima, ulteriore progresso della lunghista colombiana medaglia di bronzo ai mondiali di Tokyo, Natalia Linares, che con 6,95 migliora per la quarta volta il record sudamericano U23, stavolta superando anche il primato nazionale di 6,93 detenuto dalla fuoriclasse Caterine Ibargüen. Nelle altre gare (il programma di atletica della manifestazione si è concluso sabato), 81,99 del giavellottista colombiano Billy Julio López, ascesa verso l'alto con miglioramento di sette centimetri dell'altista Hellen Tenorio (ancora Colombia e campionessa sudamericana lo scorso aprile), che ha raggiunto la misura di 1,89.

CROSS, KENYA E CAMPIONATI USA. Nella tappa africana del World Athletics Cross Country Tour Gold di Eldoret, le gare senior del Great Chepsaita Cross sono state vinte da Dorcus Chepkwemoi Ndiema e Matthew Kipkoech Kipruto (27:42.26 in estate nei 10.000 metri). Su un percorso di dieci chilometri, la Chepkwemoi ha avuto vita facile imponendosi con largo distacco su Brenda Jepchirchir e Faith Cherono, mentre Kipkoech ha preceduto in una volata incerta a cinque Cornelius Kipkosgei Konor, Sammy Kisa, Vincent Kimaiyo e Amos Kiprotich. Nei campionati USA di cross a Portland, altro successo di Weini Kelati che si aggiudica per la seconda volta il titolo nazionale precedendo di quindici secondi Katie Izzo. Tra le favorite per guadagnare la selezione iridata per i mondiali di Tallahassee, solo decima Parker Valby, tornata a gareggiare da poco tempi dopo lungo stop per infortunio. Tra gli uomini vince Parker Wolfe su Rocky Hansen, secondo pochi giorni fa nelle finali NCAA. Solo 18esimo il campione uscente Cooper Teare. 

STRADA IN ASIA. La super-classica maratona di Fukuoka è stata vinta in 2h07:51 dall'etiope Bayelign Teshager davanti ai giapponese Yusuki Nishiyama (2h07:56) e Kyohei Hosoya (2h08:09, lontano dal personale di 2h05:58 dello scorso febbraio). Sempre in Giappone, la Hofu Yomiuri Marathon con un altro successo di un maratoneta etiope, Derese Workneh, che si migliora in 2h06:58 precedendo il giapponese Kazuya Nishiyama (2h07:49) e il keniano Bedan Karoki (2h08:04), lontano dai risultati di alcune stagioni fa. Nella 42km donne esordio e vittoria per Mizuki Nishimura in 2h25:54. Due maratone in Cina: a Shenzhen doppi successo di etiopi con Kemal Husen (2h9:12) e Amid Fozya Jemal (2h26:14), che ha preceduto l'ex-primatista del mondo dei 3000 siepi Ruth Jebet (2h3:31). A Nanning ennesimo doppio primo posto etiope con Haile Tigabu (2h10:41) e Yalganesh Eskemeche (2h33:11). A Macao vincono il keniano Victor Kipchirchir (2h09:27) e l'etiope Mastewal Birhanu Senay (2h31:37).

STATI UNITI E EUROPA. Nella California International Marathon di Sacramento debutto sulla distanza in 2h24:09 della 26enne Molly Born, una prestazione che fa seguito al suo altro altro esordio di un mese fa nella mezza maratona di Boston, dove fu ottava in 1h10:11. A suo merito anche aver prevalso su una delle migliori esponenti di sempre nella maratona nordamericana, Sara Hall (2h20:32 di personale), seconda in 2h24:36. A Ginevra la Course de l'Escalade (percorso di 7,285km) è vinta dal francese campione del mondo dei 10.000 metri a Tokyo, Jimmy Gressier (20:35), che a distanza di un anno ha nettamente prevalso sullo svizzero Dominic Lobalu (decimo), vincitore nell'edizione precedente proprio sul francese al termine di una sfida risolta per centimetri. Nella classifica femminile, quattro secondi di vantaggio all'arrivo per la keniana Winnie Jeptarus sull'olandese Diane van Es.

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