Mondiali U20: Amani 6,52, è bronzo nel lungo

05 Agosto 2022

A Cali la lunghista azzurra fa il colpo all’ultimo salto con il primato personale sotto la pioggia. Quarta la 4x100 uomini, quinte le donne. Triplo: sesto Morseletto, settimo Bruno. Alto: Furlani ottavo

di Nazareno Orlandi

Nella serata dell’oro di Rachele Mori nel martello, gli azzurri festeggiano anche per il bronzo di Marta Amani nel salto in lungo con il personale di 6,52. Altri cinque piazzamenti da finale per l’Italia: quarta la 4x100 uomini (Eduardo Longobardi, Loris Tonella, Alessandro Malvezzi, Alessio Faggin), quinta la 4x100 donne (Gaya Bertello, Ludovica Galuppi, Agnese Musica, Ilenia Angelini), sesto e settimo i triplisti Federico Morseletto (15,97 PB) e Federico Bruno (15,81 PB), ottavo Mattia Furlani nell’alto (2,05), gara che vede al dodicesimo posto Edoardo Stronati (2,00).

Una meraviglia sotto la pioggia. Da sesta a terza, da una gara discreta alla giornata più bella della sua vita sportiva. Marta Amani regala all’Italia il bronzo del salto in lungo, indovinando il primato personale di 6,52 (+0.7) nel momento del dentro-fuori, al sesto e ultimo turno, quando ormai la partita sembrava chiusa, con una serie stabile però senza picchi. Ma la tempra di questa ragazza, milanese di Villa Cortese, non ancora diciottenne e già campionessa italiana assoluta indoor ad Ancona al primo anno di categoria juniores, è tale che bisogna attendere fino all’ultima chiamata. Lo stacco è al limite della perfezione (solo 2,6 cm lasciati in pedana, secondo la rilevazione ufficiale World Athletics), l’azione in volo è composta ed efficace, la pioggia la disturba ma le motivazioni sono ancora più scroscianti e prevale la voglia di balzare su quel podio: un centimetro in più del personale realizzato agli Assoluti di Rieti (6,51), inghiottite in un colpo solo l’australiana Surch (6,45), la polacca Matuszewicz (6,31), la sudafricana Fouche (6,31), allungando con decisione rispetto al 6,24 che la collocava in sesta piazza (seguito da 6,22, due nulli e 6,21) con il rischio di mandarla a casa con un po’ d’amaro. Resta a sette centimetri l’argento della padrona di casa Natalia Linares (Colombia, 6,59), a quattordici la medaglia d’oro della bulgara Plamena Mitkova (6,66), una saltatrice 2004 come la Amani, e quindi avversaria di categoria anche nella prossima stagione. L’accento è sulla ‘ì’ finale, come tiene sempre a ribadire Marta: nel sangue dell’azzurra scorre l’atletica leggera, da parte di mamma Marina Favaro, ex quattrocentista azzurra che le ha trasmesso anche la passione per la velocità (ieri 24.01 nei 200, in stagione 53.42 nei 400) oltre che quella per il lungo, coltivata sul campo di Bienate Magnago con coach Fiorella Colombo difendendo i colori del Cus Pro Patria Milano. 

AMANI: “HO SALTATO PER CHI MI VUOLE BENE” - “Sono veramente contentissima, in quell’ultimo salto ho cercato di dare tutto quello che avevo - le parole di Marta Amani, studentessa al liceo scientifico Tosi di Busto Arsizio - ho saltato per la mia allenatrice, per mia mamma, per chi mi vuole bene. Ero talmente concentrata su me stessa che quasi non mi ero accorta della possibilità di arrivare terza, ho cercato di guardare la classifica il meno possibile. Il gruppo dei compagni azzurri ha fatto tantissimo tifo e li ringrazio. La pioggia? No, non si è rivelata un fattore, non mi ha ostacolata troppo. Il primo salto, il 6,24, l’ho messo dentro quando ancora non pioveva. E all’ultimo salto ho pensato a tutti gli allenamenti fatti e ho trovato le energie dentro di me. A differenza dei salti precedenti, lì non ho lasciato centimetri o fatto errori da nullo, ma pensavo fosse un sei e quaranta, non di più. E invece no, è bastato per la medaglia”. La scelta di correre la batteria dei 200 metri alla vigilia della finale del lungo poteva sembrare azzardata ma le è servita per liberare la mente: “Sì, era rischiosa, ma mi ha permesso di alleggerire le tensioni pensando a qualcosa che mi piace. E mi ha aiutato anche la passione per il pianoforte: prima del Covid prendevo lezioni, mi aveva spronato mia nonna fin da bambina. Ora ho smesso, è difficile da conciliare con l’atletica e con lo studio. Continuo a suonare per conto mio perché mi rilassa: l’ho fatto anche prima di Cali, come prima di ogni gara importante”. 

24 ANNI DOPO BACCINI - In termini statistici, l’azzurra consolida il quarto posto nelle liste italiane juniores di ogni epoca, alle spalle di Larissa Iapichino (6,80), Arianna Battistella (6,55) e Maria Chiara Baccini (6,55): quest’ultima era stata la prima, e fino a oggi unica, a conquistare una medaglia nel lungo ai Mondiali U20, lo stesso bronzo di Marta Amani, nel 1998 ad Annecy.

STAFFETTE 4x100: UOMINI QUARTI, DONNE QUINTE - Quarti gli uomini (dopo la squalifica del Sudafrica), quinte le donne. Al maschile è perfezionabile il cambio tra il terzo frazionista Alessandro Malvezzi e il quarto Alessio Faggin, decisamente lungo, con annessa perdita di centesimi preziosi. Il rettilineo del semifinalista dei 100 è però da applausi, con una posizione guadagnata sulla Nigeria e il momentaneo quinto posto, diventato poi quarto per l’esclusione dei vincitori del Sudafrica a causa di un’invasione di corsia. Italia quarta con 39.77 (Eduardo Longobardi e Loris Tonella nelle prime due frazioni) a due decimi dal bronzo degli Stati Uniti (39.57), non senza un pizzico di rammarico. L’oro passa al Giappone (39.35), due millesimi di vantaggio sulla Giamaica (39.35). Al femminile resiste il record italiano di 44.40 ma è pur sempre di prestigio il quinto posto del quartetto formato da Gaya Bertello, Ludovica Galuppi, Agnese Musica e Ilenia Angelini, al traguardo in un buon 44.79 (un decimo in più del 44.69 di ieri in batteria) frutto di tre passaggi del testimone che pure in finale non sono da buttar via. È la gara del record del mondo della Giamaica (42.59) con ampio margine sugli Stati Uniti (43.28), festa Colombia per il bronzo di casa (44.59). 

TRIPLO: MORSELETTO 6°, BRUNO 7° - Per tre turni di salto Federico Morseletto culla anche sogni di podio, alla fine rimasto lontano soltanto sedici centimetri. Nel triplo squarciato dal galattico 17,27 del giamaicano Jaydon Hibbert, la coppia azzurra si fa valere con il sesto posto di Morseletto e il settimo di Federico Bruno, entrambi al primato personale, rispettivamente con 15,97 (-0.1) e 15,81 (+0.4). Tolto l’inarrivabile “jam”, le altre medaglie se le spartiscono l’indiano Selva Thirumaran (16,15) e l’estone Viktor Morozov (16,13). 

ALTO: FURLANI 8°, STRONATI 12° - La pioggia ferma la finale dell’alto quando si completa il giro con l’asticella a 2,10: è la quota che risulta fatale a Mattia Furlani ed Edoardo Stronati. Il campione d’Europa U18 Furlani, dopo il settimo posto del lungo, deve accontentarsi dell’ottava piazza nell’alto con 2,05 alla prima prova (dopo aver addomesticato 2,00 soltanto alla seconda), l’altro azzurro Stronati chiude dodicesimo con 2,00, rinunciando a quota 2,05 e sbagliando per tre volte cinque centimetri più su, complici i fastidi muscolari che lo hanno limitato nelle ultime settimane. Ci vuole oltre un’ora perché il cielo si apra e l’acquazzone si allontani, così da far riprendere la finale. Che però non decolla: per il titolo è sufficiente il normalissimo 2,14 del giamaicano Brandon Pottinger, il più scaltro a sfruttare l’occasione, probabilmente irripetibile. Niente da fare per Giovanni Lazzaro nella semifinale degli 800, ottavo nella sua semifinale con 1:51.72.

LE ALTRE FINALI: SUPER GIAMAICA - Serata stellare per la Giamaica, che oltre ad alto, triplo e 4x100 donne vince anche i 200 metri: oro femminile a Brianna Lyston (22.65/0.0). Etiopia a segno nei 3000 metri: il titolo mondiale va a Melkeneh Azize (7:44.06). Parlano turco i 400 ostacoli, per merito di Ismail Nezir (48.84). Il giavellotto è un sorriso per l’Ucraina grazie alla spallata di Artur Felfner (79,36).

DIRETTA TV - I Mondiali U20 di Cali sono trasmessi in diretta tv da lunedì 1° a sabato 6 agosto in diretta tv su RaiSport+HD nelle fasce orarie del pomeriggio italiano (dalle 16 circa) e della serata italiana (dalle 22 circa). Diretta streaming su RaiPlay.

RISULTATI e STARTLISTS - GLI ORARI DEGLI AZZURRIFOTO (di Sergio Mateo/FIDAL) - LA SQUADRA ITALIANA - LA PAGINA WORLD ATHLETICS DEI MONDIALI U20

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