Mondiali: Francis, blitz vincente sui 400

09 Agosto 2017

La statunitense irrompe a sorpresa nel duello Miller-Felix. Il norvegese Warholm vince la finale dei 400hs, la cinese Gong conquista l'oro nel peso.

di Marco Buccellato

Nella sesta giornata dei Campionati del Mondo di Londra esito clamoroso dei 400 metri femminili. Vince l'olimpionica della staffetta 4x400 Phyllis Francis (49.92), in una gara che ha registrato il crollo fisico dell'oro di Rio Shaunae Miller-Uibo, partita a ritmo infernale e finita sulle ginocchia. Anche Allyson Felix viene superata nel finale, e chiude terza in 50.08, beffata da Salwa Eid Naser, 19enne del Bahrain (50.06, terzo record nazionale in tre turni). La serata regala pioggia ma anche altre grandi emozioni: il norvegese Karsten Warholm è il campione del mondo dei 400 ostacoli vincendo in 48.35 sul turco ex-cubano Yasmani Copello (48.49) e sul campione olimpico Kerron Clement (48.52). Nel peso arriva il primo titolo mondiale per la cinese Gong Lijiao con 19,94. Battute l'ungherese Anita Marton (19,49) e la statunitense olimpionica Michelle Carter (19,14).

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FRANCIS REGINA DEI 400, MILLER DRAMMA - Incredibile esito della finale dei 400 metri femminili. Gli occhi dello stadio Elizabeth II sono su Shaunae Miller-Uibo e Allyson Felix, divise da un tuffo nella finale olimpica di Rio. La partenza della Miller è velocissima, troppo. La Felix dall'interno mantiene il distacco entro limiti accettabili confidando nel finale più armonico, proprio delle sue caratteristiche. La bahamense mantiene il vantaggio ma a 25 metri dal traguardo si blocca clamorosamente, non riuscendo più a correre. Phyllis Francis sorpassa una Felix ormai senza più spinta e vola sopra la crisi della Miller, vincendo un titolo mondiale impronosticabile in 49.92, record personale, anche in questo caso (come nei 400hs uomini) il crono più lento nella storia delle finali dei campionati del mondo.

La sorpresa è resa totale dal secondo posto della 19enne del Bahrain Salwa Eid Naser, che agguanta la Felix sul traguardo e si tuffa meglio della statunitense, prendendosi un incredibile argento in 50.06, terzo record nazionale tra batterie, semifinali e finale. Bronzo alla Felix in 50.08.

WARHOLM, ORO DEI 400HS AL PIU' GIOVANE - La favola del ragazzino partito da Donetsk 2013, vincendo a mani basse l'oro mondiale allievi dell'octathlon, diventa epica con l'oro mondiale dei 400 ostacoli di stasera. Una bella favola bagnata dalla pioggia, quindi fortunata. Karsten Warholm, norvegese di 21 anni e mezzo, è il nuovo campione del mondo dei 400 ostacoli, in una finale dominata a partire dal primo ostacolo, un lieve cedimento in fondo al rettilineo, niente in confronto alla fatica patìta dai suoi migliori avversari. Il campione olimpico Kerron Clement ha finito sulle ginocchia. Il qatarino Samba ha travolto l'ultimo ostacolo e da terzo si è ritrovato settimo. Solo l'ombra lunga del turco ex-cubano Yasmani Copello, il più abile di tutti per distribuzione delle energie (come l'ostacolista allenato dal tecnico italiano Massimo Matrone ha dimostrato in tutta la bella stagione in Diamond League) ha approfittato degli ultimi metri fatali a troppi. Warholm porta la prima medaglia alla Norvegia sulla distanza, addirittura d'oro, in 48.35, il crono meno veloce mai registrato in una finale mondiale. Prima medaglia anche per la Turchia, l'argento di Copello in 48.49. Clement, bronzo in 48.52, diventa l'atleta più medagliato nella storia dei mondiali. Per lui è il terzo podio iridato, dopo il doppio oro di Osaka 2007 e Berlino 2009. 

GONG PER L'ORO - Pioggia o no, le giganti della pedana regalano una finale dai contorni inediti. Vince, dopo un argento e un bronzo iridato e altrettanti olimpici, la cinese Gong Lijiao, con una serie tutta oltre i 19 metri e la punta di 19,94 che chiude anzitempo il discorso oro. Ultimi lanci animati dalla gran gara della giamaicana Danniel Thomas, titolo NCAA quest'anno e un metro e mezzo di progresso, che al quinto turno scalza dal podio una delle favorite, Anita Marton, per due centimetri (19,91), ma l'ungherese all'ultimo lancio trova la gittata per l'argento con 19,49, lasciando alla campionessa olimpica Michelle Carter il bronzo con 19,14. Controprestazione dell'altra statunitense, la 21enne Saunders: dopo due disastri iniziali non è riuscita a entrare nelle prime otto con il terzo lancio. La Cina non vinceva il titolo mondiale dal 1993. La Marton porta sul podio iridato del peso la sua Ungheria per la prima volta. Per la Carter, secondo bronzo di fila al mondiale.

5000 UOMINI, BATTERIE - Doppia sessione con bagarre, spinte e una duplice caduta nella seconda batteria. Mo Farah entra agevolmente in finale inseguendo il sogno di una storica quinta doppietta. Il britannico corre in 13:30.18 lasciando la prima posizione all'etiope Kejelcha (13:30.07). Assai più rapida la seconda batteria, da dove vengono ripescati tutti gli atleti dal sesto al decimo posto. Vince il talentuoso 17enne Selemon Barega, campione del mondo allievi e junior e campione africano, in 13:21.50. Cyrus Rutto è il solo atleta del Kenya qualificato per la finale, bravo a recuperare dopo la caduta che ha coinvolto lui e lo statunitense, kenyano di nascita e argento olimpico, Paul Chelimo, anche lui ripescato. In finale anche la presenza di un giamaicano, Kemoy Campbell, pluriprimatista nazionale e con eccellenti trascorsi NCAA.


Karsten Warholm (foto Colombo/FIDAL)


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