Mondo: maratone da record in Asia e Europa

04 Novembre 2019

Il weekend regala ancora primati nelle maratone cinesi di Pechino e Hangzhou e a Istanbul, dove un pacemaker non lascia la corsa e vince a tempo di record

di Marco Buccellato

Ancora una domenica all'insegna delle maratone nel calendario internazionale, con tanti nuovi primati, anche di grande caratura. Sono caduti infatti i record maschili della 42,195 km autunnale di Seul, nelle gare cinesi di Pechino e Hangzhou e a Istanbul, dove il vincitore ha fatto bottino pieno dopo esser partito come pacemaker. Nel dettaglio, ecco un'altra tornata di maratone con protagonisti sia atleti di lungo corso che novità ad alto livello nel panorama internazionale.

SEUL - Nella capitale sudcoreana si è imposto un ventenne, l'etiope Shifera Tamru Aredo, che ha abbassato il record della corsa a 2h05:29 confermandosi il miglior maratoneta U23 del 2019. In gennaio aveva già corso in 2h05:18 a Dubai, piazzandosi quinto. Dietro di lui, velocissimi anche Alemu Bekele Gebre, naturalizzato in casa Bahrain con il personale migliorato di due secondi (precedente 2h06:04 a Barcellona a fine inverno) e seconda prestazione all-time per il paese asiatico (2h06:02), terzo un altro etiope, il 35enne Chala Dechase, in 2h06:25. Quarto, a una ventina di secondi dal personale, il keniano Kichwen (2h09:07). Dopo Kenenisa Bekele, protagonista a Berlino, è tornato a gareggiare anche il fratello minore Tariku, sesto proprio a Seul in 2h11:30.

PECHINO - Il record del percorso (diverso da quello della maratona olimpica 2008) è caduto per soli 10 secondi a firma di un nome ben conosciuto, Mathew Kisorio, primo in 2h07:06, che ha sottratto il limite a Tadesse Tola. Ben distanziato, in 2h09:45, l'altro keniano Solomon Kirwa Yego, la cui ultima vittoria in una corsa su strada risale alla RomaOstia del 2016, quando si impose in un super 58:44. Il terzo keniano da podio è Emmanuel Rutto, ha 36 anni, di lui si erano perse le tracce agonistiche da un po'. Prestazione eccellente anche al femminile: l'etiope Sutume Asefa Kebede, prima in 2h23:31, si è largamente imposta sulle migliori avversarie, distanti oltre cinque minuti e mezzo.

HANGZHOU - Primato maschile in 2h10:05 e prima vittoria di un atleta naturalizzato per il Bahrain da un anno e mezzo, Marius Kimutai, di ovvie origini keniane, nelle trentatré edizioni della maratona di Hangzhou. Kimutai è noto a livello internazionale per il successo nella 42k di Rotterdam di due stagioni fa in 2h06:04, dove l'anno prima realizzò, in 2h05:47 (terzo) il miglior crono della carriera.

Tra le donne, Agnes Barsosio in 2h25:20 ha mancato di soli dieci secondi il record femminile della corsa, detenuto dall'etiope Hirut Tibebu, che questa settimana non è stata con le mani in mano, ma ha vinto a Istanbul.

ISTANBUL - Per l'appunto, la Tibebu si è imposta nella più importante maratona turca con un ottimo 2h23:40, a cinque secondi dal personale, in una gara con riscontri importanti anche per le piazzate: l'altra etiope Abayechew (2h24:15), le keniane Maurine Chepkemoi (2h24:16) e Tanui (2h25:18), le altre etiopi Melaku (2h25:29) e Shemsu, che in 2h27:51 è l'atleta col più ampio progresso registrato ieri. Tra gli uomini, caso raro ma non inedito, un pacemaker ha concluso la maratona e l'ha anche vinta, per di più con il primato della corsa: l'impresa è del keniano Daniel Kipkore Kibet, primo in 2h09:44 dopo due buoni piazzamenti a Siviglia e Buenos Aires, conditi da eccellenti riscontri in 2h06:49 e 2h06:52. Solo quarto in 2h10:50 il vincitore uscente Felix Kimutai.

PORTO E CANNES - Ancora dall'area mediterranea: nella 42k lusitana di Porto, a segno un etiope poco noto, Gelmisa Chalu Deso, in 2h09:08, per la prima volta sia al successo che sotto le 2h10 in quattro maratone disputate. Secondo, alla seconda esperienza di maratona, il keniano ventenne Victor Kiplimo (2h10:56). Nella suggestiva maratona francese delle Alpi Marittime, con start a Nizza e finish a Cannes, coglie la seconda vittoria della carriera un altro etiope non di primo piano, Gemechu Alemu Bedilu, con il personale portato a 2h10:57.

ONDATA SENZA FINE - Con i risultati delle ultime settimane, la statistica 2019 delle maratone tocca vertici ancora più elevati rispetto al passato. Ben 195 maratoneti uomini si sono espressi quest'anno sotto le 2h10, un muro che fino a una decina di anni fa rappresentava lo spartiacque tra categoria di vertice e non. Tra le donne, quelle capaci di correre sotto le 2h30 nel solo 2019 hanno raggiunto la cifra-record di 218. A livello all-time, trentasette delle migliori cinquanta prestazioni maschili assolute sono state ottenute nell'ultimo quinquennio e, al femminile, ventinove sulle prime cinquanta di sempre. 

NEW YORK, IL PROLOGO - Prima della New York Marathon si sono disputati i campionati USA dei cinque chilometri su strada. Successo maschile a Anthony Rotich, atleta noto per aver vinto per tre anni i 3000 siepi ai campionati NCAA, e da questa stagione naturalizzato statunitense. Tra le donne, si impone un nome di primo piano come Shannon Rowbury di strettissimo margine su Jessica Tonn, nota per aver vinto lo scorso anno i 10.000 al Payton Jordan Invitational di Palo Alto.

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Hirut Tibebu (foto Istanbul Marathon)


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